Prima di iniziare, ebbene precisare che questa guida è pensata per svelare il metodo di approccio corretto su come iniziare a scrivere una light novel italiana.
Una volta appresa e applicata, possiamo approfondire l'argomento su come scrivere una light novel italiana dalla A alla Z, attraverso il blog di Light Novel Academy.Quando per un motivo o per un altro decidiamo di scrivere una light novel italiana, tendiamo ad adottare il metodo classico “scrivi e pubblica”.
Trattandosi di un romanzo, ci viene naturale pensarla in questo modo: creiamo una storia quanto più possibile avvincente e poi cerchiamo di farla conoscere a quante più persone possibili.
Per certi versi non è poi così sbagliato, ma occorre rivalutare il metodo di approccio quando si parla di scrivere una light novel italiana.
Mentre un qualsiasi tipo di narrativa si focalizza sullo stile del contenuto, una light novel italiana pone l’attenzione sul brand (titolo della storia).
Quindi, il nostro primo approccio sarà quello di gettare le basi su quella che sarà la community che ruoterà attorno al nostro brand (titolo della storia).
Questa guida ci aiuta a fare proprio questo: attraverso quattro fasi teoriche e pratiche, scopriremo come prepararci al meglio prima di iniziare a scriverne una.
La parte teorica verrà solo accennata per lasciare maggiore spazio agli esempi pratici.
Questa prima parte introduce le quattro fasi menzionate in precedenza sotto forma di breve teoria per iniziare a dare forma alla nostra light novel italiana.
Ogni fase ha un livello di difficoltà che aumenta progressivamente.
L’obiettivo di questa prima fase è scovare il nome del nostro brand (titolo della light novel italiana) attraverso la scelta di un genere e dello scopo centrale della storia.
Per fare ciò, ci basterà seguire l’ordine indicato di seguito.
Genere: Focalizziamoci su un genere a nostro piacimento tra quelli più popolari, come il fantasy o affini, in modo che faccia da sfondo alla storia dall’inizio alla fine.
Scopo della storia: Racchiudiamo in una breve frase l’obiettivo centrale della nostra storia facendo in modo che combaci con il desiderio del nostro protagonista.
Titolo (brand): Scegliamo un massimo di tre parole visive, cercando di includere uno o più termini che richiamano il nostro protagonista e, se possibile, il genere principale.
In questa prima fase ci siamo focalizzati prima su un genere principale e poi sullo scopo centrale della storia per scovare il nostro brand ideale.
L’obiettivo di questa seconda fase è costruire la trama in tre parti mediante i desideri del protagonista e dell’antagonista, il conflitto, l’incidente scatenante e la domanda drammaturgica.
Come per la fase precedente, ci basterà seguire l’ordine indicato di seguito.
Desiderio antagonista: Riportiamo in una frase l’oggetto del desiderio dell’antagonista seguito dal motivo, in modo che possa scontrarsi con coerenza con quello del protagonista.
Desiderio protagonista: Seguiamo le stesse regole appena viste con l’antagonista, facendo attenzione a far combaciare il desiderio con lo scopo della storia visto nella fase precedente.
Conflitto: Spieghiamo in un paio di frasi circa, in che modo il desiderio dell’antagonista va in contrasto con quello del protagonista impedendogli di raggiungere l’oggetto del desiderio.
Domanda drammaturgica principale: Rielaboriamo il desiderio del protagonista sotto forma di domanda: “Riuscirà il protagonista a esaudire il suo desiderio?”
Incidente scatenante: Mettiamo in risalto in una manciata di frasi il momento esatto in cui la vita del protagonista viene interrotta da qualcosa di imprevisto (coincide con l’inizio della storia).
Trama: Costruiamo la trama in tre parti attraverso il mondo ordinario, ovvero la vita quotidiana del protagonista, il suo desiderio e l’incidente scatenante (l’ordine dipende dalla storia).
In questa seconda fase abbiamo verificato i desideri attraverso il conflitto, introdotto la domanda drammaturgica e infine visto l’incidente scatenante per redigere la trama.
L’obiettivo di questa terza fase è scovare la conclusione del primo volume affinché crei un collegamento con il volume successivo.
Questa volta, dobbiamo partire a ritroso scegliendo con cura prima l’obiettivo e poi costruire i mini archi, e infine arricchiamo il genere con il tono e la categoria.
Conclusione fine volume: Ideiamo una conclusione d’impatto affinché ruoti attorno a un elemento del nostro protagonista o di un personaggio chiave della storia.
Mini archi narrativi: Costruiamo un sistema di mini archi narrativi in cui riportiamo per ciascuno un obiettivo e il numero di capitoli della web novel italiana.
Tono: Scegliamo un tono da assegnare al genere, tra comico, normale e drammatico, facendo in modo che possa essere diluito per tutta la durata della storia.
Categoria: Creiamo una categoria chiara e univoca da associare al nostro brand (titolo), in modo che possa essere facilmente identificabile e rappresentabile.
In questa terza fase ci siamo concentrati sulla conclusione di fine volume, sulla struttura dei mini archi narrativi, sull’aggiunta del tono al genere e dell’associazione della categoria al brand.
L’obiettivo di questa quarta fase è completare il primo capitolo attraverso uno schema, un obiettivo, un titolo e una lista di frasi riassuntive collegate tra loro.
Come per le prime due fasi, seguiamo con attenzione i passaggi riportati di seguito.
Schema: Applichiamo un’impostazione fissa al nostro protagonista affinché possa seguire un percorso uniforme creativo tra una situazione precedente e quella successiva.
Obiettivo capitolo: Identifichiamo un obiettivo finalizzato alla storia, che vogliamo raggiungere alla fine del capitolo, senza interrompere il flusso narrativo con il capitolo successivo.
Titolo capitolo: Elaboriamo un titolo chiaro, semplice e breve in una media di due termini, che faccia intuire lo scopo centrale del capitolo.
Situazioni chiave: Riassumiamo in brevi frasi le situazioni più rilevanti del nostro primo capitolo facendo in modo che ci sia una certa coerenza tra una scena e l’altra.
Redazione capitolo: Scriviamo il nostro primo capitolo riportando il titolo preceduto da “Capitolo 1” e la rielaborazione delle situazioni chiave in paragrafi brevi e concisi.
In questa quarta fase abbiamo scovato il percorso da seguire attraverso uno schema ben preciso e redatto il primo capitolo attraverso una serie di situazioni chiave concatenate tra loro.
La light novel italiana “Il Predatore dagli Occhi Spettrali” è stata scritta da Umberto Moroni.
La light novel italiana “La Leggenda di un Essere Sconosciuto” è stata scritta da Anima Solitaria.
La light novel italiana “Il Portarancore in Cerca di Redenzione” è stata scritta da Emperor93.
La light novel italiana “La Maledizione della Luna” è stata scritta da Il fabbro di storie.
La light novel italiana “Cyber Demon Bunny” è stata scritta da Cybernetic Bunny.
Le light novel giapponesi non seguono una forma ben definita, ma in Occidente sono spesso considerate come romanzi illustrati con uno stile simile ai manga.
Una light novel italiana è una serie di romanzi brevi, organizzati in capitoli testuali e arricchiti da illustrazioni a colori in stile manga.
In genere, una light novel giapponese non supera le 300 pagine, anche se esistono opere che contengono molte più pagine.
Una light novel italiana tende a mantenersi intorno alle 200 pagine, alternando testo e immagini, per garantire un equilibrio tra un volume e l’altro.
In Italia, il modo migliore per pubblicare una light novel italiana è tramite il portale di Web Novel Guild, la prima piattaforma online dedicata esclusivamente alle light novel italiane.
Web Novel Guild è gestito da Italian Light Novel, il primo metodo che ti insegna come scrivere e pubblicare una light novel italiana.
Umberto Moroni
Ho creato Light Novel Academy per permettere agli aspiranti autori di light novel italiane di emergere come futuri professionisti di questo genere narrativo.