La prima cosa che ci viene in mente quando mettiamo a confronto un romanzo moderno con una light novel è la presenza di illustrazioni in stile manga.
Questo vuol dire che, essendo entrambe narrative in prosa, ovvero romanzi, l’unica differenza che li contraddistingue è l’aggiunta di immagini a colori e in scala di grigi, o in bianco e nero.
Un romanzo tradizionale è pressoché testuale, mentre una light novel aggiunge qualche rappresentazione grafica.
Come futuri autori italiani di light novel, dobbiamo considerare due grandi differenze:
L’idea differenziante ⇒ Quando un romanzo viene lanciato sul mercato, lo fa ignorando il motivo per cui dovrebbe essere acquistato.
Il riconoscimento del brand ⇒ Nella stragrande maggioranza dei casi, una struttura romanzata viene pensata come volume autoconclusivo.
La mentalità di un autore italiano di light novel è molto diversa da quella di uno scrittore di romanzi classici, quindi dobbiamo iniziare a ragionare in maniera diversa.
Una light novel italiana deve essere costruita per soddisfare le esigenze del nostro lettore, e quindi esaudire i suoi desideri più profondi.
Se non capiamo e digeriamo questo concetto, allora rischieremo solo di scrivere per noi stessi.
Ciò significa che dobbiamo uscire dallo schema di scrittore per impersonare quella del lettore e riuscire a scoprire i suoi problemi più profondi e farli nostri.
Solo così saremo in grado per davvero di fornirgli una soluzione.
Dobbiamo sempre tenere a mente che qualsiasi forma romanzata nasce come oggetto di intrattenimento di cui il nostro lettore può tranquillamente fare a meno.
Questo vale anche per le light novel solo nel momento in cui non siamo in grado di evidenziare le caratteristiche chiave che il lettore cerca.
Sulla base di quanto appena detto, non ci resta che scoprire nel dettaglio le uniche due differenze che distinguono una light novel da un romanzo.
1. Qual è la nostra idea differenziante?
Quando lanciamo sul mercato un nuovo romanzo, lo facciamo senza avere bene in mente l’idea differenziante che ci contraddistingue dalla concorrenza.
Siamo abituati a pensare che basti scrivere un buon libro basato su qualche regola creativa, e un italiano corretto, per vendere decine, se non migliaia, di copie.
La verità è che non esiste alcuna tecnica narrativa che soddisfi le esigenze del lettore.
Ciò sta a significare che, nel caso dei romanzi, scrivere una buona storia non combacia in alcun modo con i veri desideri del lettore.
Quello che dobbiamo fare, invece, è spezzare questa abitudine e iniziare ad ascoltare seriamente i problemi dei nostri lettori mentre accantoniamo le nostre credenze.
Visto che il nostro pubblico di riferimento è composto in buona parte da appassionati di manga e anime, dobbiamo imparare a capire di cosa hanno bisogno.
Un buon punto di partenza è quello di studiare il mercato giapponese e chiedersi quale sia stata la ragione che ha spinto il popolo del Sol Levante a introdurre questa narrativa.
Dopodiché, visto che il nostro pubblico è italiano, raccogliamo informazioni domandando agli appassionati di manga e anime qual è il motivo che li spinge a non leggere le light novel.
Cerchiamo di capire le loro esigenze, i loro problemi e troviamo una soluzione affinché possa diventare la nostra idea differenziante.
2. Il nostro brand è riconoscibile?
Di solito, quando pubblichiamo un romanzo, non lo facciamo con l’intento di costruirci un brand.
Questo vuol dire che siamo abituati, nella stragrande maggioranza dei casi, a generare una catena di storie più o meno autoconclusive ignorando completamente il marchio.
È molto raro assistere a strutture romanzate con lo stesso brand di oltre due o tre volumi.
Ciò accade sostanzialmente per due motivi:
Creatività sottopressione ⇒ Scrivere una storia fatta di decine e decine di volumi è assai impegnativo, oltre al fatto che rischia di essere ripetitiva e allungare il brodo.
Rischio maggiore di insuccesso ⇒ Pensare di costruire una storia come serie è molto rischioso, in quanto c’è un’alta probabilità di non vendere abbastanza già dal primo volume.
A causa di questa mentalità, però, il brand non riesce a penetrare nella mente dei nostri potenziali lettori.
Per quanto riguarda un autore italiano di light novel, invece, il processo mentale deve avvenire nel verso contrario, ovvero cercare di essere più creativo e aumentare il rischio allo stesso tempo.
Questo è un lavoro che dobbiamo fare subito dopo aver trovato la nostra idea differenziante, però adottando il giusto metodo di scrittura di una light novel italiana.
Prima di pubblicare il nostro romanzo leggero, prendiamoci del tempo per creare una strategia efficace a lungo termine mentre costruiamo la community intorno al nostro brand.